Brescia-Milano 0-3, le pagelle

Brescia-Milano 0-3, le pagelle

Serie senza storia, l'Olimpia domina e avanza alle Finals.

BRESCIA- Ecco il pagellino della sfida tra Germani Brescia Armani Exchange Milano, una serie mai realmente in discussione a favore dei meneghini, che non lasciano scampo alla Leonessa e si presentano da favoriti alle finali Scudetto.


GERMANI BRESCIA

Christon, 5 : Non riesce a imporre la sua felicità contro Napier, non sale di tono in regia e il tiro dall'arco non lo aiuta. Sta ben sotto i suoi standard numerici quando si avvicina a canestro ed è anche costretto a dover saltare, causa infortunio, quella che probabilmente sarebbe stata l'ultima partita in maglia Brescia. Si poteva sfruttare di più la sua fisicità spalle a canestro.

Della Valle, 7 : La sua gara 1 è da antologia, mentre in gara 2 e 3 non trova il ritmo giusto. Tuttavia sono i numeri a dire che ADV è il miglior giocatore della serie per Brescia, fatturando ben 16.3 punti con quasi 4 assist di media. Peccato per la gestione della palla (3.0 turnovers nella serie), aspetto che non è primario nel suo gioco. Appunto in difesa, che gli toglie mezzo punto: è insufficiente, specie nel primo quarto di gara 1.

Akele, 6.5 : Si ritaglia un ruolo sempre più importante. E' suo il primo canestro bresciano della serie, venendo anche schierato in quintetto. Il primo episodio della serie lo vede poco protagonista, ma lui risponde presente alle chiamate negli episodi seguenti. Non è molto consistente a rimbalzo, ma è efficace nel cucire il gioco con bei movimenti senza palla. Ha giocato la sua miglior stagione in carriera, giocatore da cui ripartire.

Gabriel, 7 : Ci mette energia, anche se come spesso accade esagera con le forzature. La sua è una serie di grande sacrificio, in cui va sopra la doppia cifra realizzativa (10.3 punti di media). Con lui in campo il net rating recita addirittura +5.6, in una serie chiusa da secondo miglior rimbalzista della Leonessa. L'ala di Charlotte dimostra che, in una squadra di livello, può dare ancora qualcosa, magari in uscita dalla panchina.

Bilan, 5.5 : Viene limitato in attacco, con pochissime situazioni in cui è in grado di fare la voce grossa. Cattura più di 6 rimbalzi di media ma non basta per la sufficienza: nel momento in cui l'opzione post basso viene negata, il centro croato fa vedere tutti i suoi limiti atletici e a rimbalzo. Tra le delusioni più grandi, a 9.7 punti segnati in 24' di utilizzo. Vero che, contro questo Melli, in pochi, pochissimi, non soffrirebbero.

Cournooh, 6 : E' il giocatore con il minutaggio più basso, ma i suoi numeri sono tutt'altro che malvagi, anche se ottenuti in una gara 3 che non è stata certo il festival dell'agonismo. Comunque si prende una convinta sufficienza anche per le situazioni in cui, attaccato, non ha mai fatto un passo indietro.

Burnell, 4.5 : Una brutta serie. Gara 1 la vede seduto causa falli, in gara 3 sbaglia tutto quello che può sbagliare in attacco. Milano lo sfida e la scommessa paga: 20% dal campo, 1.7 di valutazione media in tre gare e un disastroso -44.7 di net rating con lui sul parquet. Era l'uomo maggiormente cresciuto nella seconda parte di stagione, ha tradito sul più bello nel suo aspetto del gioco meno sviluppato: fare canestro.

Massinburg, 6 : Gioca un'ottima gara, in cui è il migliore dei suoi. In gara 1 va in doppia  cifra ma sbaglia alcuni tiri anche ben costruiti. Ha le attenzioni della difesa, ma comunque gioca una serie molto ordinata sui due lati del campo, soprattutto nell'episodio conclusivo. Il suo voto è comunque influenzato dal fatto che la sua top performance avviene in una partita giocata meno intensamente delle due del Forum.  

Cobbins, 6.5 : Si fa preferire a Bilan. Basterebbe questo per certificare la bella semifinale del lungo texano, laddove invece con Pistoia era risultato il peggiore. In 14 minuti di gioco prende quasi 4 rimbalzi e tira con l'88% dal campo e il 71% ai liberi. Anche lui, come Massinburg, mette su bei numeri in gara 3, ma in generale si dimostra unico baluardo contro la strapotenza fisica dell'Olimpia. Peccato per alcune situazioni in cui non tratta bene la palla.

Petrucelli, 5 : Era uno degli uomini più attesi al rientro, delude. Riassumiamo la serie con: non fa mai canestro, soprattutto dall'arco. Ha tirato male per tutta la stagione, ma in questa semifinale fatica moltissimo. E' chiamato a spendere moltissime energie per fermare Shields e Napier, ma spesso viene forzato sui cambi e attaccato spalle a canestro da giocatori con più taglia fisica. Peccato.

Coach: Alessandro Magro


ARMANIO EXCHANGE MILANO

Napier, 7 : La sua è una prestazione solida, nell'arco delle tre partite. Sempre protetto in difesa, sempre letale in attacco a segnare canestri pesanti e a smazzare assist (4.0 di media nella serie). Spreca qualche pallone di troppo (3.7), ma ne gestisce davvero tanti. Con lui la squadra gira alla perfezione, anche grazie al 50% dall'arco.

Tonut, 7.5 : Chi scrive non è esattamente un suo estimatore, ma di fronte alla sua serie bisogna togliersi il cappello. In gara 12 domina il primo tempo in transizione e in penetrazione su Della Valle, fa un lavoro pazzesco in difesa sul perimetro e trova continuità alla conclusione pesante. Per uno che qualche mese fa giocava poco o nulla è tutt'altro che scontato.

Shields, 8 : La sua capacità di creare basket ha pochi eguali in Europa. 42% dall'arco nella serie, è tra i migliori per valutazione e offensive rating. Il tutto giocando non ingranando nemmeno la quarta, per usare un eufemismo. Nelle Finals servirà che ritrovi la condizione.

Mirotic, 6.5 : Gara 1 la toppa clamorosamente, con falli, nervosismo ed errori. Poi esce alla distanza, con una gara 2 degna del nome che porta sulle spalle. Non fa mancare il proprio apporto in difesa, e in gara 3 è decisivo per mandare in archivio la pratica.

Melli, 9 : Il capitano meneghino è l'MVP della serie. In gara 1 sono suoi i punti e i rimbalzi che condannano Brescia. Risulta il miglior rimbalzista di Milano (5.7 a serata), che lo portano ad essere il migliore per valutazione per l'Armani Exchange (13.7). In difesa è un robot, non solo sulla palla ma anche lontano da essa: un vero direttore d'orchestra.

Hall, 8.5 : Che grande giocatore che è in uscita dalla panchina. In difesa lo si conosce e non si discute, ma è in attacco che trova ritmo e cattiveria. Attacca senza paura Della Valle, spesso deputato a difenderlo, è preciso dall'arco e sbaglia davvero poche scelte.

Hines, 7.5 : Gara 3 è il suo regno, ma se alla sua età Messina non rinuncia a lui un motivo c'è: +21.8 net rating quando è in campo, il migliore di tutti in questa statistica. A rimbalzo è il solito dottore, in difesa porta a scuola Bilan nonostante gli paghi 15 centimetri abbondanti. Magistrale.

Ricci, 7 : Gioca poco nelle prime due contese, mentre nella terza trova spazio e fiducia, risultano l'MVP con 16 punti a referto. Gioca in una posizione che non è la sua ma se si adatta può dare una grossa mano a rendere l'attacco milanese più fluido..

Voigtmann, 8 : 12 punti di media con uno spaventoso 56% dall'arco, a cui aggiunge 6.3 rimbalzi, dimostrando di non essere per nulla soft in area e sotto le plance. Ha giocato le migliori partite in stagione e ha indirizzato gara 1 con un primo tempo sostanzialmente perfetto.

Flaccadori, 6.5 : Un giocatore che, al pari di Della Valle, merita la Nazionale. Gestisce bene la palla nei minuti in cui è in campo, anche se non flirta molto con il canestro. Comunque promosso.

Coach: Ettore Messina


Fabio Rusconi

Immagine: Ufficio Stampa Pallacanestro Brescia

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