Il sogno serie A
L’analisi di Ciro Corradini
BRESCIA - L’inizio di un campionato mi rimanda immancabilmente a reminiscenze scolastiche di leopardiana memoria ovvero al “Sabato del Villaggio”. Il Sommo Poeta, più sfigato perfino di Bianchi quando tira in porta, ci ricordava di come l’attesa sia sempre migliore dell’evento che aspettiamo.
Così sognar, e non naufragar “m’è dolce in questo mar”... Sognare di tornare in quella Serie A che, a dire il vero, frequentiamo quanto un ateo la Chiesa del quartiere.
La nostra Storia, con la maiuscola, ci racconta di campionati di Serie B come se piovesse, di promozioni rare come i denti in bocca ad un vecchio, di amarezza quasi congenita.
Così che uno che se ne intende come Peppino Guardiola da Barcellona, sentenziò che vincere a Brescia è più bello proprio perchè non accade frequentemente.
Cellino, il leader Maximo, dice che si può puntare alla Serie A e non son pochi coloro che lo accusano di fantascienza da quattro soldi.
Però possiamo impedirci di sognare? Se ad un uomo gli togli pure i sogni che gli resta? Nel caso di Cellino una sessantina di milioni di euro se guardiamo a quanto gli era stato messo sotto sequestro un anno fa. Nel mio caso purtroppo solo quella sensazione di già visto e le rime baciate di Leopardi...
Ciro Corradini