Brescia: primo stop col Como

Chilometro zero

Si riparte dal fattore “brescianità”

BRESCIA - Il Brescia 2023/2024 ha un fattore da non sottovalutare: la brescianità. Dopo la stagione fallimentare dello scorso anno, ripartire da uno zoccolo duro era fondamentale e si è scelto di ripartire dal cuore.

Dal cuore di Dimitri Bisoli, non bresciano di nascita ma di adozione, ormai unitissimo alla città e con l’intenzione di rimanerci a vita.

Il capitano ha fatto di Brescia ben più di una casa e nell’estate tribolatissima è stato una colonna portante, a prescindere dalla categoria.

Accanto a lui c’è Andrea Cistana, bresciano doc di Porta Cremona. Il difensore è il fiore all’occhiello della rosa di Gastaldello e, tra mille voci di mercato, ha deciso di rimanere, anche per riscattarsi dopo la retrocessione patita contro il Cosenza.

Stesso ruolo per Mangraviti, nativo di Rovato. Massimiliano è perfetto in ogni situazione e si adatta a qualsiasi tipo di ruolo e circostanza: è l’uomo che ogni allenatore vorrebbe avere.

Fabrizio Paghera, di Roncadelle, è il figliol prodigo che torna a casa: ben undici anni dopo, il centrocampista ha rindossato la maglia con la V sul petto e si candida ad essere il regista perfetto per orchestrare una squadra desiderosa di stupire tutti.

Poi c’è la piacevole scoperta: Riccardo Fogliata, di Castrezzato, è un classe 2004 che si è messo già splendidamente in mostra in questo avvio di campionato.

Ecco la Brescia dei bresciani, per quel senso patriottico che deve far capire a tutti l’onore di indossare questa maglia.

Alessandro Rodella

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