Nom al stadio
L’intervista a Charlie Cinelli
SAREZZO - La copertina di quest’edizione è un omaggio al cantante Charlie Cinelli che, con grande disponibilità, ci ha concesso questa intervista.
Hai lasciato il conservatorio per andare a suonare con Iva Zanicchi: eri stufo di fare accademia o è stata la chiamata della vita?
Tutte e due le cose: stufo di fare accademia, ma anche la voglia di andare un po’ in giro a fare esperienze.
Se la band fosse una squadra di calcio, in che ruolo ti vedresti?
Io penso difensore... un terzino!
Qual è il ricordo più bello dei Charlie & the Cats?
Tutti i concerti e il pubblico, in particolare i concerti di Orzinuovi nel ‘95 e Montichiari un paio d’anni prima.
Tra i tanti successi, a noi tifosi piace ricordare ‘Nom al Stadio’. Tu che rapporto hai con lo stadio?
Sono andato una volta a vedere Brescia-Juve da ragazzino col papà, era molto bella l’atmosfera dello stadio però non ho mai frequentato tanto, se non con i tifosi che mi invitavano.
E’ uscito da poco il tuo album “Tale & Quale”. Dove è nata l’idea e come hai scelto le canzoni?
L’idea è nata nel lockdown dove non c’era molto da fare se non farsi venire qualche idea. L’amico Luca Visigalli ha scelto con me le canzoni che ben si adattavano ad essere tradotte in dialetto mantenendo il significato: non parodie ma proprio testi originali.
Ti andrebbe di commentarci il gol di Brescia - Alessandria?
Certo... a modo mio...?
A modo tuo ovviamente
Detto... fatto! Lo trovate nelle nostre IGTV instagram insieme al video dell’intervista integrale.