Vita da bomber
Quando il girovita fa la differenza
BRESCIA - La TV mostra un mondo dove le vecchie glorie del calcio, a fine carriera, si ritrovano con un microfono in mano a commentare le partite e leprestazioni dei propri successori.
La realtà di provincia, dal canto suo, racconta storie dove gli stereotipi degli ex cannonieri bresciani passano le giornate tra partite di briscola e qualche bianchino di troppo.
Il loro avversario numero uno? Il sovrappeso che, inesorabile, aggiunge centimetri alla loro vita... da bomber.
FABRIZIO CICCIOLI
Già conosciuto come “il Tappo” della Franciacorta, dopo le 372 reti segnate all’ombra del Mont’Orfano, si dedica oggi a degustazioni enogastronomiche nelle cantine del territorio. Dall’alto dei suoi 158 cm X 94 Kg si gode una vecchiaia DOCG.
CRISTIAN PIANTONI
Il tipico ariete: alto e biondo ha scritto la sua carriera a suon di colpi di testa. Il Luca Toni dell’Oltremella convive oggi con un paio di corna, regalo dell’ex moglie. Un assist perfetto per dedicarsi full-time ai corsi di latino e alle serate al Paradiso. Tombeur de femmes.
EUGENIO MARCHIONI
Dopo una carriera passata a pascolare nelle aree di rigore della bassa bresciana, il bomber di razza organizza casoncellate negli oratori della zona. Se volete conoscerlo chiedete de “il Genio di Barbariga”: da lui si mangia, si beve e si parla di... calcio.
PIERLUIGI FALAPPI
Tanti chilometri percorsi sulla fascia fino a meritarsi la fascia di capitano. Una bandiera per la squadra del suo paese dove ha collezionato ben 1073 presenze. Promosso a sindaco, con i suoi 132 kg, non nasconde la sua passione per lo spiedo e per la cucina bresciana.